Sacrario di Bari dei Caduti Oltremare

Un monumento particolare che incide ancora profondamente nella memoria di molti anziani baresi e pugliesi è il «Sacrario dei Caduti Oltremare».
Ubicato nel quartiere Iapigia di Bari è molto visitato anche da cittadini di diverse regioni soprattutto il quattro novembre giornata dedicata ai Caduti di tutte le guerre.sacarario1
Il Sacrario di Bari è il secondo cimitero militare d’Italia dopo «Redipuglia» sito nel comune di Fogliano Redipuglia. Per conoscere più dettagliatamente l’importante struttura, “visitiamo” la grande realizzazione inaugurata il 10 dicembre 1967. Ha sede in Bari, lungo la strada, la vecchia via di Mola ora Via Gentile nel territorio della quinta Circoscrizione Iapigia-Torre a Mare. Vi sono custoditi i resti mortali di oltre 76.000 Caduti, di cui 45.000 ignoti, riportati in Patria a seguito della dismissione dei cimiteri di guerra  a suo tempo costituiti nei territori d’oltremare ove operarono unità italiane durante il 1° e 2° conflitto mondiale (Balcani, Africa Settentrionale, Africa Orientale). Alla fine degli anni ’90 sono stati sistemati anche i resti mortali di quanti, militari e civili, sono deceduti in campo di concentramento o di lavoro istituiti, dopo l’otto settembre 1943, nel territorio dell’ex-Repubblica Democratica Tedesca.
Il complesso monumentale, a sviluppo orizzontale, immerso in un ampio parco, si articola su due piani: piano rialzato e piano terra. Al piano rialzato si entra tramite l’ampia scalinata centrale. Comprende: la sala “Albo d’Onore” ed il chiosco centrale.

Sala Albo d’Onore
È situata alla destra dell’ingresso, sono collocati quattro armadi di bronzo, uno dei quali contiene i volumi  sui quali, in ordine alfabetico, sono riportati i nominativi dei Caduti che riposano nel sacrario; negli altri tre sono custoditi i tabulati relativi ai Caduti e dispersi in Russia.

Il Chiostro
sacarario2Sui due lati più lunghi del suggestivo cortile centrale, coronato dalla scritta: “I loro corpi sono sepolti in pace ed il ricordo vivrà in eterno”, “Ottennero il regno della gloria e la mano del Signore li protegge”, si affacciano 31 colombari con la duplice serie dei filari ove sono sistemati i loculi nei quali riposano i Caduti noti, disposti in ordine alfabetico. Le tombe sono sigillate con una lastra di bronzo che riporta il grado, il nome dei Caduti e le eventuali ricompense al Valor Militare. Nel penultimo colombario, in fondo a destra nel settore Africa Settentrionale, sono stati raccolti 42 Caduti dei 61 uomini che componevano l’equipaggio del sommergibile “Scirè”. Al centro del cortile, verso il fondo spicca l’altare in marmo per le SS. Messe all’aperto; alle spalle dell’altare si erge un gruppo di quattro croci , alte circa 25 metri, disposte in quadrato con i lati orientati secondo i punti cardinali. Sotto il porticato, sul fondo del cortile, è sistemato un grande avello simbolico dei “Caduti noti” in granito rosso, sorretto da 12 colonne di bronzo  che emergono dall’analogo avello simbolico dei “Caduti ignoti” posto nella sottostante Cripta.
Ai piedi dell’avello sono simmetricamente disposte le tre urne nelle quali riposano le spoglie di alcuni Generali ed Ammiragli. Lungo le ampie  pareti rivestite da marmi di Trani, ai lati dell’ingresso al Chiostro, si trovano sei grandi tavole geografiche, incise sul marmo, dei principali scacchieri operativi:
Settore greco-albanese
Settore Africa Orientale
Settore Africa Settentrionale
Settore aereo-navale
Settore iugoslavo
Settore sovietico.

Il piano terra comprende: la Cripta, la sala liturgica, il museo storico del Sacrario con annessa, la sala proiezione documentari storici, le salette commemorative e gli uffici della Direzione.

La Cripta
sacarario-criptaDal fondo del chiostro due scale convergono nella sottostante cripta, caratterizzata dall’accennato avello simbolico dei Caduti ignoti. Al centro della Cripta il vano della piccola cappella, fiancheggiata da sculture in bronzo raffiguranti due angeli in preghiera; sulle pareti, ai lati della stessa, si trovano le lapidi che ricordano i Caduti nei vari fronti, decorati di Medaglia d’Oro al Valore Militare. Lungo le pareti della cripta sono apposte le grandi lapidi con i nomi dei Caduti “accertati ma non individuati” i cui resti sono raccolti nel Sacrario, frammisti ad altre salme provenienti dalle tombe collettive. Gli elenchi sono riportati in ordine alfabetico e secondo i vari scacchieri operativi. Una lapide è stata particolarmente dedicata ai 140 fedeli Ascari, Eritrei e Libici, i cui resti sono stati trasferiti in Italia nel maggio 1972 assieme ai nostri Caduti del dimesso Sacrario di Tripoli. Sulle pareti della Cripta che racchiude le grandi tombe ove sono sistemati i 45.000 Caduti ignoti, è riportata, in lettere di bronzo, la commovente epigrafe latina “Et nomen cum sanguine pro Patri dedimus” che può essere così tradotta «Insieme col sangue anche il ome dedicammo alla Patria».
A destra della scalinata centrale, si accede alla sala visitatori, ampio locale a disposizione del pubblico per la sosta.

Museo Storico
Nei locali ubicati alla destra della scalinata che conduce al piano rialzato, è stato allestito un vasto museo storico che rievoca le vicende militari che hanno visto la partecipazione dell’Esercito Italiano nei fronti d’oltremare. La raccolta è ricca di immagini fotografiche e di grafici che sintetizzano le principali fasi operative dei reparti italiani. Inoltre, per ricordare degnamente il sacrificio dei Caduti delle precedenti guerre coloniali, ora riuniti nel Sacrario, sono stati anche rievocati gli sviluppi dell’esposizione coloniale italiana in  Eritrea, Somalia, Tripolitana e Pirenaica con analoghe documentazioni storiche, bandiere, divise e cimeli.

Il Parco
Per conferire maggior solennità al Sacrario, l’ampia zona circostante è sistemata a parco delle rimembranze.  L’ingresso alla “Zona Sacra” è delimitato dalle catene dell’àncora dell’Avviso Scorta “Orsa”. Sui cippi che la sorreggono sono riportati le epigrafi di ammonimento, per chi entra e chi esce, tratte dal Sacrario di Redipuglia. Sui lati esterni del parco sono stati riconosciuti due elementi decorativi che caratterizzavano il dimesso Sacrario Militare di Tripoli; entrambi sono stati progettati dall’architetto ing.Paolo Caccia Dominioni che già aveva ideato il Sacrario di Tripoli (costruito nel 1957-58):
tronco di acquedotto romano: l’arco centrale dell’imponente costruzione in tufo serviva da ingresso al sacrario di Tripoli.


archi delle battaglie: la snella costruzione a piccole arcate di tipo coloniale è analoga a quella costruita a Tripoli per delimitare uno dei lati della corte minore del Sacrario italiano; nelle lapidi poste sugli otto pilastri sono ricordate le principali battaglie combattute in Africa Settentrionale dal 1911 al1943. Inoltre sono stati eretti quattro monumenti commemorativi a ricordo dei Caduti delle tre forze armate e dei 40.000 militari  e civili deceduti nei lager nazisti. Adiacenze agli archi delle battaglie è stato ricostruito dalla Associazione Nazionale Bersaglieri il cippo, tuttora esistente sulla rotabile. El Alamein-Alessandria, a ricordo del punto più avanzato raggiunto dai reparti italiani (il 7° Bersaglieri) nella 2ª guerra mondiale in Africa Settentrionale.

Nel parco e sulla terrazza sono collocati parecchi cimeli militari, di notevole importanza, sia italiani che stranieri, risalenti alla guerra 1939-45. Su un apposito sostegno è collocata la campana, donata da Enti ed Associazioni di Bari e della Puglia, su  iniziativa della Federazione barese ‘Nastro Azzurro’.
Al tramonto i suoi nove solenni rintocchi ricordano tutti i Caduti, così com’è scolpito nel bronzo della campana: “Victi vivimus”.